PIETRO BEMBO

Testo

Pietro Bembo (1470-1547) fu una delle figure salienti del periodo rinascimentale; egli pose le basi del petrarchismo e diede un contributo decisivo alla codificazione della lingua letteraria italiana.

Nato in una ricca famiglia del patriziato veneziano, ebbe una formazione umanistica completa e studiò il greco a Messina alla scuola di C. Lascaris. Ritornato a Venezia, collaborò con il grande stampatore Aldo Manuzio presso il quale pubblicò il suo primo testo: una breve prosa latina intitolata De Aetna (1496).Nel 1505, presso Manuzio, stampò gli Asolani, dialoghi in 3 libri in cui si alternano poesia e prose. Tipico prodotto della letteratura cortigiana d’influsso neoplatonico, gli Asolani trattano dell’esperienza amorosa. La novità dell’opera consiste nel fatto che il tema dell’amore è sviluppato non più solo nella canonica forma poetica, ma anche in quella prosastica. Le rime presenti si segnalano per uno stile petrarchesco assai rigoroso. Il titolo Asolani deriva dalla località di Asolo, dove teneva corte la regina di Cipro Caterina Cornaro, che qui si era stabilita dopo che l’isola era passata sotto il diretto controllo dei veneziani. Il dialogo – a cui partecipano tre giovani letterati veneziani e tre giovani donne – avvenne appunto a corte, in seguito a una festa per le nozze di una damigella della regina.