ROBERT BROWNING 

Testo

Nato a Londra da una ricca famiglia borghese. Nel 1846 s’innamorò della poetessa Elizabeth Barret, con la quale fuggì in Italia. 

Con il nostro paese e soprattutto con quella che fu la capitale della Serenissima ebbe un rapporto precoce, intenso e prolungato. Browning deve molto al Veneto e in particolare a Venezia.Egli venne la prima volta nella città lagunare nel 1838 e vi rimase una quindicina di giorni, alloggiando a Casa Stefani, vicino a San Marco. Aveva 26 anni ed era elegante, di bell’aspetto (un po’ dandy) e stava scrivendo Sordello, una figura rievocata da Dante nel Purgatorio. In difficoltà su come completare il componimento, volle visitare i luoghi veneti connessi al suo personaggio mantovano ed eccolo a Treviso, Asolo, Bassano, Padova, Vicenza e Verona.

Delle città dell’entroterra veneto visitate in questo primo viaggio, su tutte, fu senz’altro Asolo a colpire la sua immaginazione. L’aveva portato sui colli asolani un pittore americano. Costui, qualche giorno prima, come un pioniere, vi era giunto, partendo a piedi da Venezia con un panama in testa, un paio di stivaletti da alpinista e un fazzoletto al collo per trattenere il sudore. A Browning la bellezza asolana deve aver probabilmente scatenato nell’animo prima un sentimento di euforia e poi di ebbrezza: aveva davanti agli occhi la visione di un paese flessuosamente disteso sui declivi dei colli come la Naiade scolpita da Antonio Canova su candido marmo. Quella prima visione si trasformò in lui in un sogno ricorrente, in cui vedeva appunto se stesso con un amico camminare verso Asolo, dove però non riusciva a giungere e a fermarsi.

Tornato in Inghilterra, terminò il Sordello e nel 1841 scrisse il dramma poetico Pippa Passes. Pippa è una filatrice di seta che cuce con gioiosa naturalezza storie drammatiche ambientate in terra d’Asolo.

Scomparsa Elizabeth, Browning tornò nel 1878 a Venezia, dal 1883 godette della generosa ospitalità di Mrs. Bronson, un’ “espatriata” americana che abitava Casa Alvisi. Mrs. Bronson acquistò una casa, “La Mura”, anche ad Asolo, conquistata dalle bellezze della cittadina proprio dopo aver letto Pippa. Nel 1889 a “La Mura” Browning si recava ogni giorno, durante il suo soggiorno asolano, a prendere il tè. In questo periodo, il poeta viveva nella villa Scotti Pasini, nel cui vasto giardino introdusse il cipresso, che da allora – dice Comisso – divenne l’albero decorativo di tutti i giardini di Asolo. Browning sotto l’incantevole influsso del luogo scrisse Asolando, dal verbo asolare, che significa “andare a prendere un po’ d’aria”, “divertirsi all’aria aperta”: un poema in aperta dialettica con i romantici sul valore della Immaginazione.