BIOGRAFIA TIZIANO
Tiziano Vecellio nasce a Pieve di Cadore intorno al 1490 e domina la scena pittorica del Cinquecento veneto ed europeo.
Giunto a Venezia in giovane età, svolge il suo apprendistato presso la bottega di Sebastiano Zuccato e, successivamente, di Gentile Bellini ma la sua evoluzione artistica lo porta a diventare allievo e collaboratore di Giorgione con il quale dipingerà tra il 1508 e il 1509 gli affreschi per le facciate del Fondaco dei Tedeschi a Venezia.
La sua pittura, di stampo giorgionico, riprende gli effetti plastici del maestro ma si indirizza sullo studio dei colori e la distribuzione di luce ed ombra. La sua arte pone le radici in una pittura di “tono”. Tecnicamente fu Giovanni Bellini a dare vita a questa pittura “ tonale “ sintetizzata dagli elementi appresi da Mantegna e Antonello da Messina. Tale pittura rappresenta la possibilità di suggerire la profondità dello spazio nell’immagine senza fare ricorso alla prospettiva lineare. In questo modo il tono del colore, la luce e le sfumature prodotte dalle variazioni dell’intensità luminosa creano e definiscono i volumi plastici e lo spazio, attraverso la collocazione su differenti piani di profondità di toni chiari e scuri.
Questa dimensione espressiva, di connubio tra luce e colore, si riflette nel primo periodo artistico di Tiziano e andrà a costituire una delle caratteristiche più importanti della sua arte.
Negli anni del tonalismo inizia a lavorare presso le corti italiane di Ferrara, Mantova ed Urbino e per l’imperatore Carlo V per le quali produce scene mitologiche ma si fa notare anche per la sua produzione ritrattistica. I suoi ritratti sono veri e propri capolavori dove si riesce a cogliere il carattere dei personaggi. Ne sono un esempio i ritratti di Federico Gonzaga, del Cardinale Ippolito dei Medici, di Francesco della Rovere, di Francesco I e di Carlo V. Nel periodo successivo la sua arte prende una svolta : l’attività di Tiziano a Venezia è particolarmente volta alla realizzazione di pale a carattere religioso come Il Martirio di San Lorenzo, datato1559, l’Annunciazione, Tarquinio e Lucrezia e L’incoronazione di spine .
L’insieme di queste opere mette in evidenza come la pittura dell’artista, dapprima concentrata sulla rappresentazione dei volumi attraverso il colore, si stia dirigendo, ora, a far prevalere l’elemento plastico e formale su quello coloristico. Questa produzione sottolinea il passaggio definivo dell’artista alla fase manieristica durante la quale egli portò all’estremo la pittura “colore” creandone una in cui i soggetti si trovano spesso spostati dal centro dell’opera. I colori, inoltre, vengono distorti : dall’essere di toni naturali e reali a fantastici ed innaturali.
Tiziano troverà la morte nel 1576 e verrà sepolto nella chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari .