Per dimensioni la chiesa più grande della città, fu costruita nei primi del 300. Semplice e massiccia ha una forma molto elegante e fortemente slanciata verso l’alto con uno stile che rappresenta un esempio del passaggio tra il robusto stile romanico e l’elegante gotico di origine transalpina. Ha una pianta a croce latina e al suo interno è presente un’abside per ognuna delle tre navate in cui si divide lo spazio. La sua edificazione deve molto alle donazioni effettuate da papa Benedetto XI. Venne portata a termine dopo un’interruzione a metà secolo dovuta all’epidemia di peste conosciuta in tutta Europa come la “Morte Nera”. La chiesa venne ristrutturata con interventi significativi prima a metà dell’800 e poi successivamente ai danneggiamenti subiti in occasione dei bombardamenti del 1944.
Le Colonne che reggono il semplice soffitto ligneo carenato, riportano affreschi del pittore Tommaso da Modena come un affresco che impreziosisce il Capitolo dei Domenicani e raffigura, ognuno all’interno di una propria nicchia, i più grandi rappresentanti dell’ordine. Con un po’ di attenzione si scorge fra loro un frate con gli occhiali, probabilmente la prima apparizione di questo oggetto nella storia dell’arte.