
CHIESA S.S. ROCCO E DOMENICO
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La chiesa dei Santi Rocco e Domenico è un luogo di culto cattolico di Conegliano, situato nel cuore della città , in corso Vittorio Emanuele II, nell’area tra la Contrada Granda e la stazione ferroviaria. La chiesa è un edificio seicentesco, eretto dalla comunità coneglianese come ex voto per essere scampati all’epidemia di peste degli anni 1630. Fu concepito allora come edificio barocco unito ad un complesso conventuale di monache domenicane, che ebbe vita fino al primo decennio dell’Ottocento e del quale ci è giunta solo la foresteria. In città esisteva già un’antica cappella votiva dedicata a San Rocco, annessa nel Quattrocento alla chiesa del convento di San Francesco, a testimoniare una devozione che nei secoli si rinnovava. Nei primi anni del XX secolo la chiesa subisce delle modifiche nel prospetto principale, con aggiunta di una nuova facciata, che ha beneficiato di un restauro negli anni duemila. La facciata, come la vediamo oggi, è  stata realizzata dall’architetto Vincenzo Rinaldo in forme neoclassiche.
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La chiesa dei Santi Rocco e Domenico è un luogo di culto cattolico di Conegliano, situato nel cuore della città , in corso Vittorio Emanuele II, nell’area tra la Contrada Granda e la stazione ferroviaria. La chiesa è un edificio seicentesco, eretto dalla comunità coneglianese come ex voto per essere scampati all’epidemia di peste degli anni 1630. Fu concepito allora come edificio barocco unito ad un complesso conventuale di monache domenicane, che ebbe vita fino al primo decennio dell’Ottocento e del quale ci è giunta solo la foresteria. In città esisteva già un’antica cappella votiva dedicata a San Rocco, annessa nel Quattrocento alla chiesa del convento di San Francesco, a testimoniare una devozione che nei secoli si rinnovava. Nei primi anni del XX secolo la chiesa subisce delle modifiche nel prospetto principale, con aggiunta di una nuova facciata, che ha beneficiato di un restauro negli anni duemila. La facciata, come la vediamo oggi, è  stata realizzata dall’architetto Vincenzo Rinaldo in forme neoclassiche.