CIMITERO EBRAICO
Audio per Cimitero Ebraico
Clicca per Cimitero Ebraico
Il cimitero ebraico di Conegliano, oggi dismesso, è stato il luogo di sepoltura della comunità ebraica di Conegliano dal 1545 alla fine del XIX secolo. Fu inaugurato nel 1545 sul colle del Cabalan, una delle aree più suggestive e panoramiche della città . Prima di questo esisteva un altro cimitero, del quale però non resta più traccia se non nei documenti. L’area cimiteriale fu utilizzata dalla Comunità ebraica di Conegliano prima che a questa fosse concesso un proprio camposanto. Abbandonato per decenni, anche a causa dell’estinguersi della locale comunità ebraica, e ridotto in condizioni di grave degrado, il cimitero di Conegliano è stato di recente recuperato dal Gruppo archeologico coneglianese su richiesta della Comunità ebraica di Venezia, che ne detiene la proprietà . L’ingresso originario (non più esistente e oggi compreso in proprietà private) era in cima al colle, sul lato opposto da dove si giunge ora; lo testimoniano le fondamenta di una piccola cappella che veniva usata per far sostare la salma prima della sepoltura. Nel cimitero si trovano circa centotrenta lapidi per lo più orientate verso oriente, in direzione di Gerusalemme. Originariamente erano molte di più ma molte sono andate perdute per l’incuria e gli smottamenti del terreno. Il materiale usato è arenaria o pietra calcarea, a seconda delle disponibilità economiche. Le epigrafi più antiche, per la maggior parte in ebraico, riportano passi della Bibbia. Quelle più recenti, ottocentesche, sono invece generalmente in lingua italiana. L’area servì anche come luogo di sepoltura della Comunità di Vittorio Veneto fino a quando questa ne fu sprovvista.
Clicca per Cimitero Ebraico
Il cimitero ebraico di Conegliano, oggi dismesso, è stato il luogo di sepoltura della comunità ebraica di Conegliano dal 1545 alla fine del XIX secolo. Fu inaugurato nel 1545 sul colle del Cabalan, una delle aree più suggestive e panoramiche della città . Prima di questo esisteva un altro cimitero, del quale però non resta più traccia se non nei documenti. L’area cimiteriale fu utilizzata dalla Comunità ebraica di Conegliano prima che a questa fosse concesso un proprio camposanto. Abbandonato per decenni, anche a causa dell’estinguersi della locale comunità ebraica, e ridotto in condizioni di grave degrado, il cimitero di Conegliano è stato di recente recuperato dal Gruppo archeologico coneglianese su richiesta della Comunità ebraica di Venezia, che ne detiene la proprietà . L’ingresso originario (non più esistente e oggi compreso in proprietà private) era in cima al colle, sul lato opposto da dove si giunge ora; lo testimoniano le fondamenta di una piccola cappella che veniva usata per far sostare la salma prima della sepoltura. Nel cimitero si trovano circa centotrenta lapidi per lo più orientate verso oriente, in direzione di Gerusalemme. Originariamente erano molte di più ma molte sono andate perdute per l’incuria e gli smottamenti del terreno. Il materiale usato è arenaria o pietra calcarea, a seconda delle disponibilità economiche. Le epigrafi più antiche, per la maggior parte in ebraico, riportano passi della Bibbia. Quelle più recenti, ottocentesche, sono invece generalmente in lingua italiana. L’area servì anche come luogo di sepoltura della Comunità di Vittorio Veneto fino a quando questa ne fu sprovvista.