Dal Regno d’Italia alle Grandi Guerre

Treviso , nel 1866 , entrò nel Regno D’Italia, scrivendo così un nuovo capitolo della storia trevigiana.Purtroppo in questi anni la popolazione si vide decimata in quanto si stavano diffondendo epidemie mortali in città e nelle campagne, causando così una grave crisi agraria.I trevigiani emigrarono per cercare fortuna altrove, in paesi come il Brasile, l’America del Sud dove lavoravano nelle piantagioni di zucchero.Il 900 è l’anno delle Grandi Guerre e anche Treviso ne fu vittima.Il 7 Aprile 1944 la città venne bombardata da aerei alleati ( Stati Uniti), causando più di 1000 morti e gravi danni al patrimonio artistico.Un esempio ne è la chiesa di S.Maria Ausiliatrice che è stata distrutta dalla Seconda Guerra Mondiale. Si narra che la statua di Santa Maria Ausiliatrice,presente nella navata principale della chiesa sia stata l’unica a salvarsi dal bombardamento ed è grazie a questo episodio che prende il nome. L’obiettivo principale delle 159 Fortezze Volanti era la stazione, ma le bombe si propagarono su gran parte della città. Le macerie continuarono a fumare per due giorni e le ricerche delle vittime proseguirono a lungo con l utilizzo di calce e disinfettante per limitare gli effetti della decomposizione dei corpi delle vittime sotto le macerie. La cause del bombardamento da parte degli statunitensi non è ancora chiara. Secondo alcuni fu scambiata per Tarvisio, importante nodo ferroviario verso l’Austria, altri ritengono che agli americani era giunta voce di una riunione segreta fra gerarchi nazisti e fascisti nell’hotel stella D’Oro in piazza Borsa,da cui la scelta dell’obbiettivo. Ma come detto prima l’obbiettivo principale era la stazione di Treviso.Per ricordare il bombardamento di Treviso, ogni 7 Aprile in Piazza dei Signori, la campana della Torre Civica suona per un tempo lungo tanto quanto lo fu quel tragico avvenimento, cioè 7 minuti, in memoria delle vittime. Questo momento viene accompagnato da poesie di vari artisti e da una dolce  musica di violini. La bandiera bianca e celeste che svetta sul campanile di Piazza dei Signori viene lasciata a mezz’asta durante tutta la giornata.