PORTA ALTINIA
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La Porta Altinia, cronologicamente, fu la prima delle tre porte ad essere costruita, nel 1514, dal podestà Sebastiano Moro, eretta in direzione di Venezia e della antica Altinum romana. Differente dalle altre due, conserva l’aspetto severo della porta-torre trecentesca. Sul lato interno risulta quasi impercettibile la presenza di una porta d’accesso alla città : sembra piuttosto un palazzetto residenziale.
Sulla facciata esterna invece è ben visibile la torre completamente in mattoni a vista e con la fascia marcapiano in pietra che individua l’originaria presenza di un terrazzo per la difesa dell’entrata.
Il portale in pietra occupa quasi interamente la larghezza della facciata ed è contornato da due leggeri pilastri, fiancheggiati da due stemmi e sorreggenti una trabeazione sopra la quale campeggiava il leone alato simbolo della sottomissione alla Serenissima.
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La Porta Altinia, cronologicamente, fu la prima delle tre porte ad essere costruita, nel 1514, dal podestà Sebastiano Moro, eretta in direzione di Venezia e della antica Altinum romana. Differente dalle altre due, conserva l’aspetto severo della porta-torre trecentesca. Sul lato interno risulta quasi impercettibile la presenza di una porta d’accesso alla città : sembra piuttosto un palazzetto residenziale.
Sulla facciata esterna invece è ben visibile la torre completamente in mattoni a vista e con la fascia marcapiano in pietra che individua l’originaria presenza di un terrazzo per la difesa dell’entrata.
Il portale in pietra occupa quasi interamente la larghezza della facciata ed è contornato da due leggeri pilastri, fiancheggiati da due stemmi e sorreggenti una trabeazione sopra la quale campeggiava il leone alato simbolo della sottomissione alla Serenissima.
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PORTA SAN TOMASO
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La porta più maestosa ed elegante di Treviso fu costruita nel 1518 in soli 10 mesi dal podestà Paolo Nani, che avrebbe voluto chiamarla Porta Nana. Ma il Senato veneziano, non ammettendo autocelebrazioni impose al podestà di Treviso di dedicare la porta all’arcivescovo di Canterbury San Thomas Becket, dal nome di una chiesa di epoca medievale prospiciente le mura. Il podestà come stratgemma, fece erigere sulla sommità la statua di S.Paolo, suo omonimo.All’esterno, sopra l’arco centrale, è riportata la scritta in volgare, mentre sull’arco rivolto alla città , la stessa scritta è riportata in lingua latina, a rimarcare la differenza tra la cultura aristocratica del centro e la campagna. La porta in pietra d’Istria, riccamente decorata e con arco centrale, su modello di quello trionfale romano, ricorda la vittoria della Repubblica sulla Lega di Cambrai.
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La porta più maestosa ed elegante di Treviso fu costruita nel 1518 in soli 10 mesi dal podestà Paolo Nani, che avrebbe voluto chiamarla Porta Nana. Ma il Senato veneziano, non ammettendo autocelebrazioni impose al podestà di Treviso di dedicare la porta all’arcivescovo di Canterbury San Thomas Becket, dal nome di una chiesa di epoca medievale prospiciente le mura. Il podestà come stratgemma, fece erigere sulla sommità la statua di S.Paolo, suo omonimo.All’esterno, sopra l’arco centrale, è riportata la scritta in volgare, mentre sull’arco rivolto alla città , la stessa scritta è riportata in lingua latina, a rimarcare la differenza tra la cultura aristocratica del centro e la campagna. La porta in pietra d’Istria, riccamente decorata e con arco centrale, su modello di quello trionfale romano, ricorda la vittoria della Repubblica sulla Lega di Cambrai.
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PORTA SANTI QUARANTAÂ
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Porta S.S Quaranta venne eretta nel 1517 sotto il podestà Nicolò Vendramin. La facciata è in pietra d’Istria, sobria e lineare. All’esterno sull’arco centrale, è riportata la scritta in volgare, mentre sull’arco rivolto verso la città , la stessa scritta è riportata in lingua latina, a rimarcare la differenza tra la cultura aristocratica del centro e la campagna. Il bassorilievo interno di San Liberale proviene dalla porta medievale che si trovava più addentrata. Sopra l’arco, il leone alato del 1909. L’intitolazione ai Quaranta Santi si rifà ad un episodio: quaranta soldati cristiani nel 320, durante la persecuzione di Licinio in Armenia, rifiutandosi di riconoscere gli idoli furono fatti assiderare e poi bruciare.
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Porta S.S Quaranta venne eretta nel 1517 sotto il podestà Nicolò Vendramin. La facciata è in pietra d’Istria, sobria e lineare. All’esterno sull’arco centrale, è riportata la scritta in volgare, mentre sull’arco rivolto verso la città , la stessa scritta è riportata in lingua latina, a rimarcare la differenza tra la cultura aristocratica del centro e la campagna. Il bassorilievo interno di San Liberale proviene dalla porta medievale che si trovava più addentrata. Sopra l’arco, il leone alato del 1909. L’intitolazione ai Quaranta Santi si rifà ad un episodio: quaranta soldati cristiani nel 320, durante la persecuzione di Licinio in Armenia, rifiutandosi di riconoscere gli idoli furono fatti assiderare e poi bruciare.