SACELLO FRANCESCO BARACCA
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Il Sacello dedicato all’Asso dell’aviazione Francesco Baracca sorge poco distante dal Sacrario di Nervesa della Battaglia. Questo piccolo tempio vuole ricordare il luogo dove l’aviatore romagnolo, venne abbattuto durante la Battaglia del Solstizio il 19 giugno 1918. Francesco Baracca è stato un asso dell’aviazione italiana, la sua prima vittoria nel 1916 fu anche la prima in assoluto dell’aviazione italiana.Medaglia d’oro al valor militare durante la Prima Guerra Mondiale, gli furono attribuite 34 vittorie aeree. Il 19 Giugno 1918 mentre infuriava la Battaglia del Solstizio sul Montello, il giovane Baracca fu abbattuto mentre mitragliava a bassa quota.Si tratta di un’opera composta da otto colonne doriche, contornate da dei fregi metallici intrecciati tra loro, che sostengono la cupola sormontata da una piccola croce. Alla base su una lastra di marmo di Verona, si possono vedere i simboli a cui era legato Francesco, ovvero l’ippogrifo, le firme dei genitori e il cavallino rampante. Nel 1923 un giovane Enzo Ferrari, ebbe l’occasione di incontrare i genitori dell’aviatore; dall’amicizia nacque l’idea alla Contessa Paolini (madre di Francesco) di porre l’emblema del figlio disegnato sull’aereo, il cavallino rampante, sulle auto prodotte da Ferrari, ma non proprio lo stesso: la coda del cavallino di Baracca è rivolta verso il basso, mentre quella della Ferrari verso l’alto.
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Il Sacello dedicato all’Asso dell’aviazione Francesco Baracca sorge poco distante dal Sacrario di Nervesa della Battaglia. Questo piccolo tempio vuole ricordare il luogo dove l’aviatore romagnolo, venne abbattuto durante la Battaglia del Solstizio il 19 giugno 1918. Francesco Baracca è stato un asso dell’aviazione italiana, la sua prima vittoria nel 1916 fu anche la prima in assoluto dell’aviazione italiana.Medaglia d’oro al valor militare durante la Prima Guerra Mondiale, gli furono attribuite 34 vittorie aeree. Il 19 Giugno 1918 mentre infuriava la Battaglia del Solstizio sul Montello, il giovane Baracca fu abbattuto mentre mitragliava a bassa quota.Si tratta di un’opera composta da otto colonne doriche, contornate da dei fregi metallici intrecciati tra loro, che sostengono la cupola sormontata da una piccola croce. Alla base su una lastra di marmo di Verona, si possono vedere i simboli a cui era legato Francesco, ovvero l’ippogrifo, le firme dei genitori e il cavallino rampante. Nel 1923 un giovane Enzo Ferrari, ebbe l’occasione di incontrare i genitori dell’aviatore; dall’amicizia nacque l’idea alla Contessa Paolini (madre di Francesco) di porre l’emblema del figlio disegnato sull’aereo, il cavallino rampante, sulle auto prodotte da Ferrari, ma non proprio lo stesso: la coda del cavallino di Baracca è rivolta verso il basso, mentre quella della Ferrari verso l’alto.