Il nostro itinerario pone il suo inizio nella città di Motta di Livenza che conserva opere di due artisti Veneti operanti tra il sedicesimo e diciassettesimo secolo: Pomponio Amalteo e Palma il Giovane.

Pomponio Amalteo ha affrescato l’abitazione del cardinale Girolamo Aleandro ( Motta di Livenza ) . Essa conserva ancora, nell’ordine superiore, un frammento di affresco che inizialmente doveva ricoprire l’intera facciata, un’immagine collegata ad un disegno e un’incisione tutti e tre raffiguranti l’Allegoria della Pace. 

Sull’altare del Santuario dei Miracoli, invece, si conserva la luminosa Pala dell’Assunta di Palma il Giovane datata 1595.

La seconda tappa del nostro itinerario ha luogo nella città di Oderzo dove è possibile addentrarci alla scoperta della bellezze architettoniche di Palazzo Foscolo e artistiche di Pomponio Amalteo. 

Palazzo Foscolo, commissionato nel XVI secolo da Alessandro Contarini del ramo Imperiale, è dal 1978 proprietà del Comune di Oderzo. Esso ospita numerose esposizioni di arte ed eventi culturali. La sua Pinacoteca, dedicata ad Alberto Martini (Oderzo 1876 – Milano 1954) interessa tutto l’ultimo piano del palazzo. Il piano terra è dedicato alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Oderzo, GAMCO che raccoglie opere di Artisti Opitergini fra i quali i Vizzotto Alberti, Giulio Ettore Erler, Gina Roma, Armando Buso.Mentre, di fronte c’è la fornitissima Biblioteca Civica, capofila del Polo Bibliotecario Libermarca. Ospita anche un’esposizione permanente di cento opere donate dal pittore Tullio Vietri.

Appresa la grandezza sia storica che monumentale di tale palazzo, poniamo ora il nostro sguardo al Duomo di Oderzo dove Pomponio Amalteo, nel 1549, ha realizzato un ciclo di cinque dipinti  rappresentanti le Storie della vita di Giovanni Battista. Esse sono la Nascita del Battista, la Predica del Battista, il Battesimo di Cristo, la Decollazione del Battista e, infine, la Testa del Battista al banchetto di Erode.

Da Oderzo imbocchiamo la SP15 e percorriamo circa 25 km, passando da Fontanelle a Campocervaro, per giungere a Conegliano città ricca di opere artistiche e architettoniche. In primo luogo è d’obbligo la visita al Castello di Conegliano e a Villa Gera.

Ai piedi della collina su cui si erge il Castello è concentrato il centro storico della città ed è ormai certo che la costruzione del castello corrisponda anche alla fondazione di Conegliano. Ecco che questa costruzione diviene, quindi, il simbolo della nascita e dello splendore della città. Villa Gera, con la sua mole imponente e armoniosa, fa parte insieme al castello del panorama di Conegliano. Progettata da Giuseppe Jappelli, insiste sui resti della seconda cinta muraria del borgo medioevale, spesso ritratto dal Cima nelle sue opere. Essa è aperta ai visitatori e ospita eventi esclusivi come matrimoni, meeting, concerti e cene di gala.

Spostandoci 7 km più a Sud-Est arriviamo a San Fior. Qui, nella chiesa parrocchiale neogotica possiamo osservare il cosiddetto Polittico di San Fior, opera di Cima da Conegliano. Questo è un dipinto su supporto ligneo suddiviso in tre pannelli, disposti in quattro ordini,il cui insieme costituisce una storia unica. Nel pannello centrale splende la figura Battista mentre nei pannelli laterali vi sono i Santi. Tutti i Santi raffigurati nel polittico si riferiscono ai patroni delle vicine località le cui chiese erano dipendenti da quella madre di San Fior di sopra intitolata al Battista.

San Fior, inoltre, custodisce un’altra opera del Cima, affreschi che raccontano scene del nuovo testamento: la Visione di Costantino, Angeli e Santi. Dirigendoci verso Nord, ci spostiamo a Ceneda, casa di due grandi opere di Pomponio Amalteo.

La prima corrisponde a tre affreschi eseguiti dall’artista su disegni del Pordenone, che si trovano sul muro esterno del duomo della città, dietro le arcate del loggiato. I tre affreschi raccontano il Giudizio di Daniele, il Giudizio di Salomone e il Giudizio di Traiano.La seconda opera, invece, è stata realizzata su commissione del cardinale Marino Grimani nel 1534 e corrisponde a  cinque splendide tavole illustranti la storia divina di San Tiziano, patrono della città, che vanno a costituire il parapetto dell’organo della Cattedrale di Vittorio Veneto. Da Ceneda ci muoviamo a Fregona per ammirare La Pala con Cristo Crocifisso e le Anime del Purgatorio di Sebastiano Ricci. Tale opera è ubicata nell’arcipretale della Chiesa cittadina.

La nostra prossima tappa sarà di carattere artistico per un’ opera di Tiziano ma anche architettonico per la visita a Palazzo Minucci. Ci troviamo a Serravalle dove Palazzo Minucci , con il suo stile tardo rinascimentale, si staglia come un unicum con le sue nove ariose arcate a bugnato, rispetto alla teoria di edifici che caratterizzano la cittadina. Artsticamente, invece, la città è famosa per la pala d’altare la Madonna con Bambino in gloria e santi Andrea e Pietro, realizzata da Tiziano intorno al 1542 per una delle due pievi di Serravalle, quella dedicata a Maria Nova, detta Nova perchè di recente costruzione rispetto al periodo.

Proseguendo in direzione Nord-Ovest , ci fermiamo a Revine Lago per ammirare la Pala di Francesco da Milano che ha come soggetto la Sacra Conversazione. Essa non si è conservata in ottimo stato a causa di alcune ripassature realizzate quando la tavola venne adattata da centinaia a rettangolare. Anche se non inserita nel nostro itinerario, una splendida fermata potrebbe avvenire presso Cison di Valmarino che ospita oggi uno dei più grandi e funzionali castelli d’Italia : Castelbrando. Il castello, uno dei più grandi e antichi d’Europa, è circondato da uno splendido parco con un hotel dotato di 80 eleganti camere, suite e appartamenti ubicati in tre contesti diversi e di grande fascino, una Spa & Beauty Farm, un ricercato ristorante, un ristorante-pizzeria più informale e diversi bar, cantine ed enoteche. Offre inoltre un centro congressi ed eventi, composto di 3 teatri e 7 sale, dotato dei più moderni supporti tecnici, un centro culturale che propone la visita del castello, delle varie aree museali tematiche, della settecentesca chiesetta di San Martino e un ampio negozio di souvenir.

Scendendo da Revine Lago è quasi d’obbligo fermarsi a Vittorio Veneto , città ricca di opere artistiche. Qui, infatti, tre grandi artisti Veneti hanno lasciato la loro eredità artistica : Francesco da Milano, Cima da Conegliano e Andrea Previtali. 

Il primo, Francesco da Milano ha lasciato tre grandi opere. La prima, custodita all’interno della Chiesa di San Giovanni Battista a Vittorio Veneto, più precisamente nell’abside di forma optagonale, è la pala “ Il Battesimo di Cristo con santi Giovanni Battista, Francesco d’Assisi e Antonio da Padova”, risalente al 1529. La seconda  con la Crocifissione si trova all’esterno, sul lato sinistro, della chiesa di S. Andrea a Bigonzo ( Vittorio Veneto ), nell’edicola con la tomba del giurista Nicolò Casoni. Si tratta di un affresco con soggetto La Crocifissione; esso si è conservato in pessimo stato, ma la presenza dei due angioletti posti in alto ai lati del crocifisso possono suggerire con sicurezza la sua paternità. Infine, la terza si trova nella Chiesa Parrocchiale dei Santi Vito e Modesto ad Anzano di Cappella Maggiore, un paesino poco distante da Vittorio Veneto e rappresenta La Madonna in Gloria.

Di Cima da Conegliano, invece, abbiamo lascito presso il Seminario Vescovile di Vittorio Veneto. Qui, infatti, è custodito il Trittico di Navolè, un’opera suddivisa in tre pannelli. Il pannello centrale rappresenta San Martino e il povero; i pannelli laterali San Giovanni Battista a sinistra e San Pietro con libro e chiavi a destra.

Nel santuario di Meschio a Vittorio Veneto, precisamente sull’altare maggiore, è, invece, conservato il capolavoro di Andrea Previtali L’Annunciazione, datato 1505.

Da Vittorio Veneto imbocchiamo la SS 51 per giungere a Pieve di Soligo a godere dell’opera più conosciuta di Francesco da Milano: L’assunta. L’opera è conservata presso la chiesa di Santa Maria Assunta a Pieve, appunto.

In conclusione del nostro itinerario che ha come ultima visita il Castello di San Salvatore a Susegana, imbocchiamo la SP 34 che ci conduce in un luogo che racchiude tutto il fascino dei secoli passati e, forte dei suoi giardini storici, si offre come splendida ambientazione per visite guidate, ricevimenti ed eventi culturali.

Ecco, quindi, concluso il nostro itinerario tra le città di Conegliano , San Fior, Ceneda, Fregona, Serravalle, Revine Lago, Vittorio Veneto, Pieve di Soligo e Susegana.

INDICAZIONI

TOTALE PERCORSO IN Km = 113,8 ca

TOTALE PERCORSO IN MINUTI = 160 ca