Testo Opera
Per il Martirio di S.Lorenzo si trovano due realizzazioni : una datata 1571 e l’altra,più tarda, datata 1490 ca. La prima è sita nella Chiesa della Madonna Assunta e San Martino Vescovo a Belluno ed è stata realizzata seguendo un disegno di Tiziano che l’artista trae dalla pala della chiesa dei gesuiti a Venezia. Rispetto al modello originario,però,la scena non è rappresentata di notte ma di giorno, mentre le pose e gli atteggiamenti delle figure, a partire da quella del santo, risultano meno enfatiche e più composte. In questa pala Jacopo sfrutta tipologie e modelli di figure da lui utilizzate in altre opere a volte con soggetti anche molto diversi. Un esempio ne è l’aguzzino,inginocchiato di schiena,che mostra i pantaloni lacerati e i piedi sporchi, utilizzato anche per descrivere i pastori che adorano il Bambino. Anche Caravaggio, agli inizi del secolo, utilizza nelle sue opere la stessa figura per pastori e pellegrini suscitando la disapprovazione dell’ Ecclesia in quanto consideravano tali figure indecorose. La seconda versione,invece,si trova nella chiesa parrocchiale di Poggiana di Riese (TV). Quest’opera è legata al modello tizianesco da cui riprende anche l’ambientazione notturna. La tradizionale attribuzione al figlio Francesco è stata negli ultimi anni cambiata a favore di Jacopo, ma risulta tuttora dibattuta.