PIAZZA GRANDEÂ
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Restaurata agli inizi degli anni novanta, per opera dell’architetto Toni Follina , è stata completamente resa pedonale. Sul lato sud troviamo una parte delle mura cittadine altomedievali che vanno dal Campanile (torre quadrangolare altomedievale, elevata nel 1500 e destinata a torre campanaria) alla Porta Trevisana, rifatta negli anni 30 e che attualmente è denominata Torresin. Rasente la cinta muraria, si trova il Duomo di San Giovanni Battista Di fronte vi è Palazzo Saccomani (XVI – XVII sec.), porticato, che ha una facciata affrescata di pregevole fattura pur essendo danneggiata dal tempo. A continuazione si trova l’ex loggia comunale (ex Teatro Sociale) e oggi sede di una banca alle cui pareti, all’interno, sono presenti gli stemmi delle famiglie opitergine dell’ottocento.  All’esterno si trova la Piazzetta dei Grani dove, un tempo, si teneva un fiorente mercato delle granaglie. Altri Palazzi degni di interesse sono: in Contrada del Cristo, il Palazzo ove aveva sede la Confraternita dei Battuti (ora privato) e in Piazza Castello, Ca’ Balbi, il cui pavimento di ingresso in vetro copre il magnifico triclinio di una ricca domus del II sec. d.C. realizzato in mosaico policromo interrotto dalla realizzazione di un pozzo di epoca altomedievale. Sul lato ovest della Piazza il più grande analemma d’Italia è una meridiana a forma di otto, tracciata sulla pavimentazione della Piazza stessa che, sfruttando l’ombra del pinnacolo del Duomo, funge da calendario ogni giorno a mezzogiorno.
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Restaurata agli inizi degli anni novanta, per opera dell’architetto Toni Follina , è stata completamente resa pedonale. Sul lato sud troviamo una parte delle mura cittadine altomedievali che vanno dal Campanile (torre quadrangolare altomedievale, elevata nel 1500 e destinata a torre campanaria) alla Porta Trevisana, rifatta negli anni 30 e che attualmente è denominata Torresin. Rasente la cinta muraria, si trova il Duomo di San Giovanni Battista Di fronte vi è Palazzo Saccomani (XVI – XVII sec.), porticato, che ha una facciata affrescata di pregevole fattura pur essendo danneggiata dal tempo. A continuazione si trova l’ex loggia comunale (ex Teatro Sociale) e oggi sede di una banca alle cui pareti, all’interno, sono presenti gli stemmi delle famiglie opitergine dell’ottocento.  All’esterno si trova la Piazzetta dei Grani dove, un tempo, si teneva un fiorente mercato delle granaglie. Altri Palazzi degni di interesse sono: in Contrada del Cristo, il Palazzo ove aveva sede la Confraternita dei Battuti (ora privato) e in Piazza Castello, Ca’ Balbi, il cui pavimento di ingresso in vetro copre il magnifico triclinio di una ricca domus del II sec. d.C. realizzato in mosaico policromo interrotto dalla realizzazione di un pozzo di epoca altomedievale. Sul lato ovest della Piazza il più grande analemma d’Italia è una meridiana a forma di otto, tracciata sulla pavimentazione della Piazza stessa che, sfruttando l’ombra del pinnacolo del Duomo, funge da calendario ogni giorno a mezzogiorno.