SACRARIO MILITARE DEL MONTELLO
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Il Sacrario militare di Nervesa della Battaglia è uno dei tanti esempi di commemorazione dei caduti della Grande Guerra sorti durante il fascismo. Il sacrario sorge all’estremità est del Montello. Raccoglie le spoglie di 9.325 soldati italiani (dei quali 6.099 identificati e 3226 ignoti), precedentemente sepolti in circa centoventi cimiteri sparsi lungo il fronte del Piave.Esso si contraddistingue per le dimensioni notevoli e l’architettura razionale, infatti si tratta di una torre di 25 metri che poggia su un basamento di cemento armato, ben visibile anche da lontano. Fu progettata dall’ architetto romano Felice Nori mentre i lavori furono eseguiti dall’impresa Pravato di Thiene, i quali impiegarono tre anni (1932-1935) per la sua costruzione. Il Sacrario fu ufficialmente inaugurato il 19 giugno 1938 in occasione del ventennale della Battaglia del Solstizio.All’ingresso si trovano due stanze che compongono il sacrario vero e proprio, con la sistemazione dei 6.099 loculi più alcune grandi tombe collettive in cui sono stati riposti i resti dei corpi non identificati. Le tombe dei soldati sono disposte lungo i muri, su sei righe, e chiusi da delle lastre di marmo perlato di Chiampo. Le fosse comuni, sempre di marmo, sono invece accompagnate da alcune poetiche frasi di Gabriele d’Annunzio e dello scrittore Carlo Moretti di Conegliano. Qui vicino è anche visibile un altare in marmo nero del Carso. Tramite delle grandi scale si giunge al terzo piano, dove si possono ammirare alcune teche in cui sono stati esposti alcuni oggetti ritrovati durante i lavori di scavo delle fondamenta. La ditta di Thiene, infatti scoprì oltre 250 granate inesplose e un camminamento pieno di scarponi, cartucce, maschere antigas ed altri oggetti in dotazione all’esercito.Giunti all’ultimo piano è possibile uscire attraverso le balconate ed ammirare il panorama circostante. In particolare è visibile il corso del Piave che, nel 1918, fu trasformato in un gigantesco campo di battaglia.
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Il Sacrario militare di Nervesa della Battaglia è uno dei tanti esempi di commemorazione dei caduti della Grande Guerra sorti durante il fascismo. Il sacrario sorge all’estremità est del Montello. Raccoglie le spoglie di 9.325 soldati italiani (dei quali 6.099 identificati e 3226 ignoti), precedentemente sepolti in circa centoventi cimiteri sparsi lungo il fronte del Piave.Esso si contraddistingue per le dimensioni notevoli e l’architettura razionale, infatti si tratta di una torre di 25 metri che poggia su un basamento di cemento armato, ben visibile anche da lontano. Fu progettata dall’ architetto romano Felice Nori mentre i lavori furono eseguiti dall’impresa Pravato di Thiene, i quali impiegarono tre anni (1932-1935) per la sua costruzione. Il Sacrario fu ufficialmente inaugurato il 19 giugno 1938 in occasione del ventennale della Battaglia del Solstizio.All’ingresso si trovano due stanze che compongono il sacrario vero e proprio, con la sistemazione dei 6.099 loculi più alcune grandi tombe collettive in cui sono stati riposti i resti dei corpi non identificati. Le tombe dei soldati sono disposte lungo i muri, su sei righe, e chiusi da delle lastre di marmo perlato di Chiampo. Le fosse comuni, sempre di marmo, sono invece accompagnate da alcune poetiche frasi di Gabriele d’Annunzio e dello scrittore Carlo Moretti di Conegliano. Qui vicino è anche visibile un altare in marmo nero del Carso. Tramite delle grandi scale si giunge al terzo piano, dove si possono ammirare alcune teche in cui sono stati esposti alcuni oggetti ritrovati durante i lavori di scavo delle fondamenta. La ditta di Thiene, infatti scoprì oltre 250 granate inesplose e un camminamento pieno di scarponi, cartucce, maschere antigas ed altri oggetti in dotazione all’esercito.Giunti all’ultimo piano è possibile uscire attraverso le balconate ed ammirare il panorama circostante. In particolare è visibile il corso del Piave che, nel 1918, fu trasformato in un gigantesco campo di battaglia.