BIOGRAFIA ANTONIO CANOVA
Antonio Canova, considerato il massimo esponente del Neoclassicismo, nasce a Possagno nel 1757. Sin da giovane coltiva la passione delle scultura in particolare di quella greca da lui ritenuta madre dell’arte scultoria per eccellenza.
Svolge il suo apprendistato a Venezia dove produce le sue prime opere, rappresentati personaggi della mitologia greca che rivelano l’influenza dello scultore barocco Gian Lorenzo Bernini. Nel 1779 si reca a Roma per frequentare le scuole di nudo dell’Accademia di Francia e del Museo Capitolino. Nella capitale, inoltre, apprende le tecniche scultoree che insegna Winckelmann. Egli fa riferimento alla scultura dell’arte greca ritenendola l’unica via di raggiungimento della bellezza dato che possiede quella nobile semplicità e grandezza che gli scultori contemporanei devono cercare. Canova realizza le sue sculture in marmo bianco di un modellato armonioso e levigato. L’artista, dapprima, realizza una prima idea di opera su un foglio di carta poi realizza diversi modelli in terracotta e in cera. Infine realizza la scultura di misura definitiva che strofina con pietra pomice e cere o tinture colorate che conferiscono quelle venature di colore che richiamano l’incarnato della pelle naturale e l’effetto di antico. Le sculture canoviane si presentano come opere incontaminate e pure secondo i principi del classicismo dell’arte neoclassica: oggetti di una bellezza eterea, pura ed eterna. Canova, nelle sue sculture, decide di congelare e rappresentare il “momento pregnante”: momento di quiete assoluta in cui il tempo si congela per sempre, è qui che la storia diventa mito. Durante la sua vita Canova acquisisce una fama importante soprattutto sotto l’imperatore Napoleone per la cui famiglia dedicò la produzione artistica nei primi anni dell’Ottocento. Con la fine dell’epoca Napoleonica Canova fa ritorno a Roma: le opere di questo periodo sottolineano un mutamento tecnico dell’artista che carica di maggiore emotività le sue opere che, quindi, cominciano ad avvicinarsi alle nuove tendenze del Romanticismo. Al culmine della sua carriera internazionale si reca a Londra dove ha l’occasione di vedere i marmi originali del Partenone, suoi modelli di riferimento. Nel 1822 il grande scultore Veneto paragonato all’artista classico Fidia, scultore di grande importanza in ambito Classico.
Antonio Canova muore nel 1822.