BIOGRAFIA PARIS BORDONE
Paris Bordone nasce a Treviso nel 1500.
Dal 1518 risulta residente a Venezia, città nella quale la sua carriera artistica si avvia nella bottega del Tiziano, alla cui arte si ispirò.
Il giovane pittore, dopo aver perso la commissione di una tavola per la chiesa di San Niccolò ottenuta, invece, da Tiziano, viene chiamato a dipingere alla Loggia di Vicenza l’affresco “ Noè con i Figlioli”. Attraverso questo dipinto il Bordone dimostra subito di essere capace di sostenere con onore il confronto con il maestro che, nello stesso luogo, aveva già operato con il “Giudizio di Salomone” .
Divenuto famoso per la sua bravura con il pennello, operò non solo nelle chiese di Venezia, Treviso, Belluno, Agordo ma anche di Milano e Crema.In seguito la sua fama si estende anche al di là della penisola: viene chiamato, infatti, alla corte di Francia ma anche dai ricchi banchieri Fugger per onorare il palazzo di Augusta in Baviera.
Fatto egli ritorno a Venezia, dipinge quadri per Sigismondo Augusto re di Polonia, Maria d’Austria dei Paesi Bassi, Margherita consorte del duca di Savoia Emanuele Filiberto e il cardinale Granvelle cancelliere di Carlo V .
Vista in una prospettiva storico-artistica, la personalità del Bordone appare quella di un pittore raffinato ma di seconda successione rispetto ad artisti come Tiziano, Tintoretto e Veronese a lui contemporanei. Egli, dunque, è considerato uno dei più splendidi coloritori di Venezia ma la sua arte viene considerata non di rado troppo superficiale e instabile. Infatti il suo stile non è rivoluzionario: i principali pregi della sua pittura quali il fascino delle sue figure,la morbidezza, l’armonia del colore e il chiaroscuro, perdono importanza con l’assenza di eccessi di tecnica e schematizzazione tipici del manierismo dell’Italia Centrale, presente a Venezia con il Tintoretto e il Pordenone.
Della numerosa gamma di opere da lui prodotte ricordiamo le tre pitture firmate e datate : Ritratto maschile di Vaduz del 1532, ritratto di Girolamo Crofft del 1540 e Betsabea alla fontana del 1552 per il quale esiste anche il disegno preparatorio nel Gabinetto degli Uffizzi.
Numerosissime sono anche le opere sopravvissute all’avanzare dei secoli che ritroviamo nella penisola italiana.
Il Bordone muore a Venezia nel 1571.