Treviso città d’acque

Il fiume di Treviso è il Sile così chiamato per la silenziosità delle sue acque.

Sorge a Casacorba ( Vedelago ) da mille polle d’acqua ,chiamate qui “fontanassi” , che risalgono dalla profondità.Il Sile è lungo circa 84 km e lungo il suo tranquillo andare viene alimentato da tre rami del Botteniga: il Siletto, i Buranelli, il Cagnan Grande; trova la sua dolce fine nella laguna di Venezia, che dal 1339 divenne il centro fondamentale per Treviso.Il Sile, grazie alla sua costante portata d’acqua, vide fin dal Duecento sorgere sulle sue rive grandi mulini di mattoni e sassi prodotti dalle fornaci vicine. Si dice infatti che il territorio fosse cosparso di cave d’argilla che alimentavano le industrie di laterizi,permettendo così la realizzazione non solo di ceramiche ,ma anche di mattoni che servirono ad edificare Treviso e Venezia.

Si pensi che solamente su Ponte San Martino erano contemporaneamente in funzione 21 ruote e proprio sullo stesso ponte venne edificata nel 1887 la prima centrale idroelettrica d’Italia.Le merci venivano trasportate su grandi barconi trainati da cavalli che camminavano sulla sponda del fiume. Vi siete mai chiesti perchè l’attuale restera si chiami proprio in questo modo?Le “Reste” erano le funi metalliche che legavano gli animali alle imbarcazioni da trasporto.

Curioso no?