Agli inizi dell’Ottocento Napoleone e le sue truppe entrarono a Treviso, portando con sè il malcontento degli abitanti della Marca, che speravano in un nuovo ordine.Le chiese e molti conventi vennero utilizzati come magazzini o caserme, provocando danni al patrimonio artistico della città.Per la prima volta, dopo il Medioevo, si parla di Comuni; Treviso venne divisa in due cantoni principali: Roncade e Montebelluna.Nel 1814 venne firmato il trattato di Campoformio in cui Treviso si vide consegnata alle truppe austriache.Sotto il loro dominio la città vide una lunga trasformazione. La popolazione trevigiana, e in particolar modo i ceti più poveri, dovette pagare pesanti tasse, giungendo così alla Guerra d’Indipendenza del 1848. Treviso venne dunque abbandonata a sè stessa, passando dal periodo fiorente sotto la Serenissima, alla povertà sotto gli austriaci.Nel 1851 venne inaugurata la prima stazione ferroviaria che giungeva fino a Venezia, seguita negli anni successivi da un epidemia di pellagra che decimò la popolazione della Marca trevigiana.
La città , fino alla guerra del 1866, che portò il Veneto all’Indipendenza, non conobbe momenti particolarmente rilevanti.
Il 14 luglio 1866 l’esercito austriaco si ritirò e nello stesso anno il Veneto entrò a far parte del Regno D’Italia, aprendosi così un nuovo capitolo della storia trevigiana.