PALAZZO FIETTA SERENA 

LA STORIA

Giunti all’ingresso dello splendido centro storico di Asolo si incontra Villa Fietta, Serena. E’ immersa in un grande parco, che digrada verso sud lungo un dolce declivio, dove si conservano, sepolti, resti del teatro romano. Da qui, un viale alberato conduce a un imponente portale bugnato decorato con lo stemma comitale dei Fietta, che fa da ingresso al giardino antistante la villa, cui ortogonalmente si dispongono due barchesse e una foresteria; un arco passante la barchessa di levante conduce, inoltre, a un giardino laterale. L’edificio, che si sviluppa in modo articolato, presenta il fronte principale più rappresentativo a nord, lungo la strada. Nel 1576 i conti Fietta acquistarono, a ridosso delle mura della città, tre edifici e una torretta medievali: essi, grazie al restauro di Giorgio Massari effettuato verso la metà del Settecento, fanno parte del complesso che vediamo oggi. Il parco che si estende occupando la collina è stato, invece, acquisito nel corso dell’Ottocento. Di epoca successiva sono anche le barchesse, aggiunte nel 1840 su disegno del crespanese Antonio Zardo. Il manufatto si sviluppa su tre piani per il corpo principale, su quattro per la parte rimanente e sul solo pianterreno per le barchesse. I fronti villa nord e sud sono pressoché simili e presentano uno schema tripartito. A differenza di quello sul cortile, quello sulla strada si compone a L: al piano terra un portico a tre arcate a bugnato conduce nell’edificio; al piano nobile aprono una serliana centrale con ai lati aperture ad arco trabeate, tutte fornite di poggioli in pietra; al piano secondo finestre regolari concludono il fronte. La barchessa ovest è caratterizzata da un ampio porticato su pilastri decorato a bugnato gentile, alla cui estremità è annessa la foresteria; quella di levante, ex stalla, è scandita da archi a bugnato, tutti tamponati tranne uno, passante, che conduce al giardino secondario.

APERTURA AL PUBBLICO

L’interno ricalca la tripartizione visibile dalla composizione della facciata: dal salone centrale d’ingresso, abbellito da cinque preziose statue attribuite a Orazio Marinali, da porte architravate che conducono alle sale laterali e da pregevoli stucchi a soffitto, si accede allo scalone posto tra i due vani a ovest. Ai piani superiori, splendida la sala degli stucchi, realizzati nel 1750 da Giovanni Savono, raffinate le decorazioni e il pavimento a terrazzo del salone al piano nobile, introdotto da due arcate in pietra con chiavi d’arco. Occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, recentemente è stata teatro di un film giallo e di uno spot pubblicitario; attualmente ospita spettacoli ed eventi culturali, soprattutto nel periodo estivo.

 

Apertura al pubblico

Casa dominicale

Barchesse e annesso

Esterno parco Note :Su prenotazione.

La casa dominicale è visitabile al piano terra e al piano nobile.

Le visite sono per piccoli gruppi.

CONTATTI

INDIRIZZO : Via G. Marconi 126 , Asolo (TV)

Per informazioni CONTATTARE lo : 330 216839

e-mail : marialuisadarios@mafrasas.it Mariuccia Da Rios

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