VILLA SANDIÂ
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Villa Sandi, splendido edificio di stile palladiano risalente al 1622, è inserita fin dalle sue origini in un paesaggio fertile con campi e strutture agricole, che oggi come allora rende omaggio alla storia del luogo. Un vibrante palcoscenico in cui natura ed architettura vivono in un rapporto dialettico e funzionale; luogo di delizie e centro direzionale, il complesso di Villa Sandi si offre come sintesi armonica della relazione tra uomo e ambiente. L’ingresso è indicato da un elegante viale, accompagnate da statue del celebre scultore veneto Orazio Marinali, le cui opere decorano anche il timpano e il giardino retrostante; un imponente pronao, sostenuto da quattro colonne ioniche, orna il corpo principale dell’edificio, ai cui lati si estendono due barchesse porticate e una piccola chiesa. La villa, patrimonio culturale della terra trevigiana, è un felice esempio di quel connubio tra arte e agricoltura che ha caratterizzato il paesaggio veneto dei secoli passati. La preziosità delle stanze, nel delicato accostamento di colori pastello, di stucchi e bassorilievi, dove splendono originali lampadari di Murano, e dove hanno soggiornato Napoleone Bonaparte, Antonio Canova, il pittore Schiavoni, gli scrittori Caccianiga e Corso, testimonia le memorie di un passato veneziano, glorioso ed aristocratico. Villa Sandi sorge ai piedi delle colline trevigiane, tra le zone D.O.C.G. del Prosecco di Valdobbiadene e quella D.O.C. dei vini del Montello.
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Villa Sandi, splendido edificio di stile palladiano risalente al 1622, è inserita fin dalle sue origini in un paesaggio fertile con campi e strutture agricole, che oggi come allora rende omaggio alla storia del luogo. Un vibrante palcoscenico in cui natura ed architettura vivono in un rapporto dialettico e funzionale; luogo di delizie e centro direzionale, il complesso di Villa Sandi si offre come sintesi armonica della relazione tra uomo e ambiente. L’ingresso è indicato da un elegante viale, accompagnate da statue del celebre scultore veneto Orazio Marinali, le cui opere decorano anche il timpano e il giardino retrostante; un imponente pronao, sostenuto da quattro colonne ioniche, orna il corpo principale dell’edificio, ai cui lati si estendono due barchesse porticate e una piccola chiesa. La villa, patrimonio culturale della terra trevigiana, è un felice esempio di quel connubio tra arte e agricoltura che ha caratterizzato il paesaggio veneto dei secoli passati. La preziosità delle stanze, nel delicato accostamento di colori pastello, di stucchi e bassorilievi, dove splendono originali lampadari di Murano, e dove hanno soggiornato Napoleone Bonaparte, Antonio Canova, il pittore Schiavoni, gli scrittori Caccianiga e Corso, testimonia le memorie di un passato veneziano, glorioso ed aristocratico. Villa Sandi sorge ai piedi delle colline trevigiane, tra le zone D.O.C.G. del Prosecco di Valdobbiadene e quella D.O.C. dei vini del Montello.